Sede Lowara - Montecchio Maggiore (Vicenza)
SEDE lowara - Montecchio maggiore (VICENZA)
Il tema della manutenzione del patrimonio esistente sta divenendo sempre più importante nel campo edilizio del nostro Paese investendo tutti i comparti del costruito: residenziale, industriale e commerciale. Tale ambito va a toccare anche esempi di architetture progettate da importanti figure del panorama dell’architettura moderna e contemporanea. Ne sono un esempio i lavori di ristrutturazione della palazzina uffici Lowara, società del Gruppo Xylem di Montecchio Maggiore in provincia di Vicenza.
Storia
Edificati nel biennio 1984-85, su progetto di Renzo Piano, i 2000 m2 di uffici sono caratterizzati da un unico open space costruito davanti all’edificio produttivo con un fronte di 150 metri. La copertura è costituita da una catenaria sospesa di 15 metri di luce con due altezze diverse: 2.8 metri a nord, sul fronte strada, e 7.2 metri a sud, verso la fabbrica.
Proprio la scelta di questa forma, insieme con uno spessore molto limitato del pacchetto di copertura, ha permesso di avere un tetto leggero, caratteristica fondamentale per realizzare un ambiente unico senza complesse strutture di sostegno come richiesto dalla committenza all’architetto genovese.
A distanza di più di trenta anni dalla sua realizzazione è stato necessario porre in essere una serie d’interventi di manutenzione della copertura che, senza andare a stravolgerne le fondamentali caratteristiche di forma e leggerezza, permettessero di renderla più efficiente dal punto di vista termico e d’impermeabilizzazione.
Interventi di manutenzione
I materiali del gruppo Soprema sono stati assoluti protagonisti di questo intervento di riqualificazione che ha rispettato la preesistenza architettonica garantendo, inoltre, l’adeguamento del sistema di copertura in tempi ridotti senza precludere l’attività lavorativa svolta negli uffici.
La scelta tecnica è stata quella di non rimuovere il pacchetto d’impermeabilizzazione esistente, in membrana bituminosa, che in alcuni punti presentava fenomeni di distacco e d’incoerente adesione al supporto.
Il primo passo nella posa del nuovo sistema impermeabile è stato la stesura dell’orditura di supporto con listelli in legno a sezione quadrata da 8 cm. e lunghezza sei metri. L’interasse tra i listelli è stato prestabilito in fase di progetto in modo da accogliere i pannelli termoisolanti in EPS SIRAPOR con spessore 8 centimetri.
Questo elemento termoisolante in polistirene espanso sinterizzato del gruppo Soprema, è in possesso di marcatura CE conformemente alla Norma UNI EN 13163, con Dichiarazione Ambientale EPD/LCA e Climate Declaration ed è appositamente studiato per l’isolamento termico in copertura.
Lo strato termoisolante è stato poi inglobato dalla posa dei pannelli in multistrato marino di conifera finlandese, fissati meccanicamente all’orditura lignea così da costituire la nuova superficie di supporto dello strato impermeabile sintetico in poliolefina modificata TPO FLAGON EP/PV F da 1.8 millimetri. La posa è in totale aderenza, grazie allo strato d’incollaggio con adesivo poliuretanico monocomponente a bassa viscosità, Flexocol A89. L’elemento impermeabile di Soprema fa parte dell’ultima generazione dei materiali sintetici prodotti nello stabilimento di Chignolo d’Isola, in provincia di Bergamo, è caratterizzato da uno strato superiore a vista color sabbia dotato di altissima resistenza raggi U.V. e agenti atmosferici. Lo strato inferiore invece è dotato di supporto in feltro non tessuto di poliestere che favorisce l’adesione sullo strato di incollaggio.
Ancora una volta i materiali del Gruppo Soprema hanno permesso di risolvere efficacemente i problemi tecnici della copertura, rivelandosi fondamentali anche in questo intervento di ristrutturazione di un edificio progettato da un Maestro dell’architettura Moderna.
Sfoglia la galleria qui sotto o guarda il video della realizzazione su Youtube